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La sala dei Paesaggi

La sala, con soffitto a padiglione, presenta una singolare stratificazione pittorica in cui si possono distinguere tre fasi collocate tra la prima metà del Settecento all'Ottocento.

 

Ad un primo intervento risalirebbero alcuni elementi decorativi, i quadri riportati nel fascione terminale delle pareti, separati e incorniciati da partiti d'ornato.
Il secondo momento è da individuare nelle lunette monocrome color vinaccia di poco più tarde, mentre le vele, con mostri marini attorcigliati attorno a un tridente, e il soffitto monocromo, sembrano ormai pienamente ottocenteschi, assimilabili a decorazioni coeve ancora visibili in molti palazzi ferraresi.
Il colore grigio-verdastro è dovuto a una velatura probabilmente stesa durante i restauri di fine Ottocento.
Le scene, accostabili all'opera del pittore Giuseppe Zola (1672-1743), o quanto meno riferibili al suo ambiente, sono inserite in una cornice illusionisticamente bombata, che bilancia la concavità della parte superiore lavorata a finti legni dorati, con intagli interrotti agli angoli dalle foglie d'acanto, accompagnata da candelabre laterali in finto stucco di fattura assai elegante.
Lo sfondo dei paesaggi, caratterizzati in primo piano da una serie di episodi minutamente descritti, si presenta sempre molto articolato, con una grande attenzione alla resa prospettica; questo uso dello spazio di tipo teatrale non è nuovo a un artista come Zola, un innovatore nell'attività scenografica ferrarese.
La lettura complessiva della decorazione della sala è di non facile comprensione: potrebbe essere giocata sul contrasto tra la tranquillità della terraferma e la pericolosità del mare, agitato da tempeste che provocano naufragi. Questa lettura trova conferma in due figure allegoriche ancora leggibili, rispetto alle quattro originarie, presenti nelle lunette monocrome, di esecuzione però successiva e di attribuzione incerta. Poseidone, dio del mare armato di tridente, è diagonalmente opposto a una figura femminile che stringe nella mano destra spighe di grano, e accanto alla quale si nota la presenza di un mulino che rimanda al lavoro nelle campagne, identificabile con la Terra in accezione di Abbondanza e Prosperità.
Sembra difficile stabilire una correlazione di significato tra i riquadri a paesaggio e i diversi elementi, come gli animali esotici e le panoplie, ovvero gli insiemi di armi, che occupano le lunette.

 

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