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Giovanni Battista Crema. Oltre il divisionisimo

Prorogata fino al 26 dicembre 2021

 

Prorogata fino al 26 dicembre la grande retrospettiva dedicata a Giovanni Battista
Crema al Castello Estense di Ferrara
La mostra Giovanni Battista Crema. Oltre il divisionismo, allestita al piano nobile del Castello
Estense, sarà visitabile sino al prossimo 26 dicembre.
Ferrarese di nascita ma romano d’adozione, Giovanni Battista Crema (1883-1964) interpretò
con la sua arte la modernità e le contraddizioni del Novecento. Giunto a Roma nel 1903, dopo
la formazione tra Ferrara e Napoli, fu sedotto dalla tecnica divisionista, linguaggio a cui
rimase saldamente legato per tutta la vita. La mostra intende tuttavia andare «oltre» questo
aspetto, illustrando le varie sfaccettature del percorso di un artista dalla forte vocazione
narrativa, espressa tanto in trittici e opere di grandi dimensioni, quanto in dipinti da
cavalletto e piccoli disegni a matita.
«In fatto di tecnica pittorica il Crema, capii, la sa lunga!», affermò nel 1922 Filippo de Pisis in
visita allo studio del concittadino, testimoniando quell’attaccamento al fare pittura che, con
l’avanzare delle nuove avanguardie del secondo dopoguerra, lo portò a distaccarsi sempre più
dal dibattito artistico a lui contemporaneo.
La mostra presenta oltre 120 opere suddivise in sezioni tematiche (“Il divisionismo”,
“Suggestioni simboliste”, “Il mito di Ferrara”, “Racconti di vita quotidiana”, “I nudi”, “Crema
pittore di guerra”, “Il dramma del XX secolo”, “La grafica”) provenienti dalle raccolte civiche
ferraresi, musei, istituzioni e collezioni private, ed è corredata da documenti inediti
dell’archivio degli eredi dell’artista. Tra i capolavori esposti spiccano il grande trittico L’istoria
dei ciechi dolorosa (1904), la monumentale tela delle Danzatrici (1921), l’opera ispirata alla
tragica vicenda di Parisina Malatesta (1921), la visionaria, drammatica allegoria del Secolo XX
(1935), e il ciclo intitolato Itala gens (1938 circa).

Prorogata fino al 26 dicembre la grande retrospettiva dedicata a Giovanni Battista Crema

 

La mostra Giovanni Battista Crema. Oltre il divisionismo, allestita al piano nobile del Castello Estense, sarà visitabile sino al prossimo 26 dicembre.

Ferrarese di nascita ma romano d’adozione, Giovanni Battista Crema (1883-1964) interpretò con la sua arte la modernità e le contraddizioni del Novecento. Giunto a Roma nel 1903, dopo la formazione tra Ferrara e Napoli, fu sedotto dalla tecnica divisionista, linguaggio a cui rimase saldamente legato per tutta la vita. La mostra intende tuttavia andare «oltre» questo aspetto, illustrando le varie sfaccettature del percorso di un artista dalla forte vocazione narrativa, espressa tanto in trittici e opere di grandi dimensioni, quanto in dipinti da cavalletto e piccoli disegni a matita.

«In fatto di tecnica pittorica il Crema, capii, la sa lunga!», affermò nel 1922 Filippo de Pisis in visita allo studio del concittadino, testimoniando quell’attaccamento al fare pittura che, con l’avanzare delle nuove avanguardie del secondo dopoguerra, lo portò a distaccarsi sempre più dal dibattito artistico a lui contemporaneo.

La mostra presenta oltre 120 opere suddivise in sezioni tematiche (“Il divisionismo”, “Suggestioni simboliste”, “Il mito di Ferrara”, “Racconti di vita quotidiana”, “I nudi”, “Crema pittore di guerra”, “Il dramma del XX secolo”, “La grafica”) provenienti dalle raccolte civiche ferraresi, musei, istituzioni e collezioni private, ed è corredata da documenti inediti dell’archivio degli eredi dell’artista. Tra i capolavori esposti spiccano il grande trittico L’istoria dei ciechi dolorosa (1904), la monumentale tela de Le Danzatrici (1921), l’opera ispirata alla tragica vicenda di Parisina Malatesta (1921), la visionaria, drammatica allegoria del Secolo XX (1935), e il ciclo intitolato Itala gens (1938 circa).

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