L'appartamento della Pazienza

La Torre di Santa Caterina e i locali adiacenti vennero trasformati in abitazione una prima volta alla fine del Quattrocento per il giovane Alfonso non ancora duca III, che vi collocò i suoi laboratori e fucine di “lambichi” vari; tramite il rivellino il principe poteva accedere al Giardino del Padiglione.

In seguito al devastante incendio del febbraio 1554 e fino al 1556 la sequenza di ambienti che circondano la Torre di Santa Caterina venne rinnovata e destinata al nuovo appartamento voluto da Ercole II - duca di Ferrara dal 1534 al 1559 - decorato da Girolamo da Carpi secondo un raffinato programma iconografico ispirato alla Virtù della Pazienza, “impresa” personale del duca.

L’“Appartamento della Pazienza” era formato da questa camara della Pazienzainscritta nel perimetro della Torre di Santa Caterina, da una camaraadiacente, un camarone, un toresino, un salotto, una loggetta e, molto probabilmente, da un piccolo giardino pensile, citato nei documenti comezardin novo suso le lastre.

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